Sei racconti, brevi memorie di quella che può essere definita la generazione del silenzio, intendono restituire una voce a quelle bocche che per decenni non riuscirono o non vollero trovare le parole giuste, per una sorta di vergogna ma anche di riserbo. Diventa allora un impegno civile dare un contributo almeno culturale, perché il ricordo di quegli uomini e di quelle donne, che hanno attraversato gli anni più bui della storia europea, riemergano dall'ombra di un passato pesante che l'usura del tempo non deve cancellare. In sei episodi che spaziano fra la Germania, l'Austria e l'Italia, vengono presentati senza pathos e inutili risentimenti vittime e persecutori che nel corso della loro vita, hanno pagato in prima persona e in forme diverse, qualunque sia stato il loro ruolo. Riconoscere, anche dopo anni, colpe e discolpe, traumi e ferite mai risanate, getta le basi per una nuova consapevolezza che trova nella verità, nella ricostruzione storica della quale si serve la letteratura, l'unica via per un vivere civile in una Europa unita e solidale, anche nei periodi più difficili della sua evoluzione.
Ada Zapperi Zucker è nata a Catania. A Roma ha iniziato gli studi di canto e pianoforte per poi concluderli alla Musikhoschule di Vienna. Nello stesso tempo ha collaborato per il Dizionario Biografico degli italiani dell’Istituto Treccani, all’Enciclopedia dello Spettacolo e all’Enciclopedia Universo De Agostini. Cantante lirica ha svolto la sua attività prevalentemente all’estero. Insegna canto in Germania e in Sudtirolo. Col pittore sudtirolese Gotthard Bonell ha studiato pittura. Da molti anni vive a Monaco die Baviera.